Intervento di restauro conservativo su dipinti a soffitto eseguiti a tempera, databili al XVIII secolo.
L’apparato decorativo, che si dispiega sul soffitto a padiglione, è caratterizzato dal motivo delle ‘grottesche’ ed è arricchito da specchiature e cornici dipinte che inquadrano piccole scene a carattere mitologico.
Nel riquadro centrale è raffigurata la scena del Ratto di Ganimede; si ipotizza il tentativo dell’artista, un pò naïf, di ispirarsi a modelli celebri del XVI secolo, come l’opera attribuita a Damiano Mazza.
L’intervento ha riguardato la pulitura della superficie pittorica, alterata da deposito di natura grassa e nerofumo; la rimozione di vecchie stuccature non idonee e ridipinture; il consolidamento degli strati di intonaco e della pellicola pittorica; la stuccatura delle fessurazioni; la reintegrazione pittorica.